• +39 039 746016
  • Via G. Agnesi, 1 Monza (MB), Italy
  • info@giuseppebigi.it
  • C.F. 94615150151

Giuseppe Bigi nasce il 24 febbraio 1944 a Rubiera (RE).

Consegue presso l’Università degli Studi di Milano dapprima la laurea in Scienze Biologiche (1969), successivamente quella in Medicina e Chirurgia (1976) e infine le Specializzazioni in Patologia Generale (1979) e in Allergologia e Immunologia Clinica (1982). Docente di Immunologia Clinica dal 1985, Giuseppe si dedica con passione alla ricerca scientifica nel campo dell’ematologia e immunologia clinica, sia a Milano che negli Stati Uniti.

Vincitore di una borsa di studio Fulbright, lavora in California dal 1976 al 1979, prima alla Scripps Clinic and Research Foundation e poi alla Stanford University; dal 1986 al 1988 è a Bethesda, come Visiting Professor della  Hebert School of Medicine, USUHS. Nel 1992 è Visiting Scientist alla Harvard Medical School.

Esperimentalista e osservatore appassionato, lavora assiduamente allo sviluppo di strategie per la coltura di cellule ematopoietiche.

giuseppe-bigi

È uno dei primissimi ricercatori a ipotizzare, e poi visualizzare, l’esistenza di cellule staminali in colture di sangue da cordone ombelicale (Bigi G., “Stem cell” activity in human peripheral blood. Leukemia. 1987 Aug; 1 (8): 623-6). In occasione del quinto anno dalla scomparsa di Giuseppe, la rivista Leukemia ha pubblicato un obituary che ricorda in particolare questo importante risultato della sua attività di ricerca (Leukemia, Vol. 21, Issue 12, Dec. 2007).

Il lavoro di Giuseppe si interrompe con la sua morte improvvisa, avvenuta il 26 giugno 2002. Quel giorno sulla sua scrivania viene trovato un libro, aperto a una pagina che inizia con queste parole: “È molto triste pensare alle meravigliose potenzialità umane confrontate con i miseri risultati che riusciamo ad ottenere. Sicuramente si potrebbe fare molto di più.” Si tratta dell’incipit di una conferenza tenuta da Richard Feynman nel 1963 nell’ambito della “John Danz Lectures Series” all’Università di Washington.

Il giorno della morte di Giuseppe, queste parole hanno costituito l’ultimo messaggio di una vita spesa con dedizione infaticabile a “fare molto di più”: in famiglia, sul lavoro, nel perfezionamento di sé.

Questo è l’insegnamento più grande che Giuseppe ha lasciato: una tensione verso il meglio che non ha mai ceduto e che si è espressa sempre attraverso una feconda creatività. Di tale insegnamento la famiglia di Giuseppe vuole dare segno tangibile con la fondazione dell’Associazione Giuseppe Bigi e le iniziative da essa promosse.

© Copyright 2015 AGB by Touchware